Dal Giardino attraverso un tunnel chiamato in Umbria "voltabotte" (un passaggio dal soffitto basso e coperto di vite), si arriva alla Città Teatrale, formata da sette spazi.

Il Teatro all'Antica è composto da un anfiteatro delimitato a sinistra dal teatrino dell'Arnia, e a destra dall'Acropoli.
Al centro del palcoscenico domina l'Occhio dell'Artista, che osserva i visitatori- attori in un gioco di ribaltamento dei ruoli. I visitatori attraversando l'anfiteatro e salendo sulla scena diventano attori protagonisti nel Teatro Mundi, eternando se stessi nell'interpretazione figurale.
Una volta saliti sulla scena, si può scegliere se visitare l'Acropoli, con archetipi della tradizione classica (il Partenone, il Colosseo, il Panheon, l'Arco di Trionfo, la Piramide, la Torre dei Venti, la Torre Campanaria, il Tempio di Vesta); oppure se entrare nel Teatrino dell'Arnia delle Api.

Completata la visita a questi tre spazi, si riprende il cammino sotto un proseguo della voltabotte, che scende verso la parte più bassa della proprietà, arrivando alla Balena di Giona. Attraversata la pancia della Balena ci si trova in un altro tunnel, sovrastato da un Teatro della Natura, all'aperto sull'erba.
Proseguendo nel cammino protetto, s'incontra una Torre in forma di Colonna Spezzata, simbolo della meditazione solitaria e silenziosa, necessaria per poter continuare il percorso successivo, in salita.

La tappa successiva è la Porta del Teatro delle Api, da dove si apre la visione, dall'alto, del Teatro della Natura in erba.
Di fronte alla Porta si staglia il Tempio di Flora e Pomona, e - subito dietro - il Teatro dell'Acqua. Sul quinta acquatica si apre il Teatro di Diana.

In fondo a questa scena si viene attirati verso una Porta d'Oro, attraverso la quale si accede al Teatro di Ciparisso (il Cipresso Folgorato), spazio dedicato ad Apollo.

Un portale con ruderi di colonne immette alla Torre di Babele, con l'elicoidale Scala Musicale delle Sette Ottave. Salendo la Scala si accede al Teatrino del Corpo Umano o dell'infinito-non-finito.