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A Murano, passeggiando per le fondamenta a destra della fermata del vaporetto al Faro, incontriamo la Scuola sperimentale di arte vetraria; pochi metri dopo, la vetreria "Millefiori factory", specializzata nella lavorazione delle murrine in pasta di vetro colorato fuso, non soffiato.
Fedeli all'antica tradizione, questi artigiani lavorano con canne riproducenti diversi disegni - simbolici e decorativi -, spesso tagliate a tocchetti e usate intorno a dischi di vetro stampati con motivi figurativi centrali, eseguiti in oro per resistere alle alte temperature dei forni.
Personalmente sto sperimentando, con il Maestro Michele ed i suoi soci, varie tecniche per interpretare in vetro miei disegni.
Una nostra ricerca attuale si chiama "progetto armonia"; partendo da un disegno di diametro venti centimetri, con tecniche differenti gli artigiani cercano di eseguire canne il più fedeli possibile al progetto:


L'isola di Murano appartiene alla Serenissima Venezia, come mostra il Leone di San Marco che conserva lo stemma col simbolo della cittadinanza muranese: il Gallo che tiene nel becco il Serpente, e porta sulla schiena la Volpe, intenta a guardare da sinistra verso destra (in avanti, secondo il nostro schema di lettura).
Appena arrivati sull'isola è tradizione fermarsi a bere un'ombra di vino in osteria, dove si conservano laicissimi ex-voto; attenzione a evitare l'acqua, che è considerata genere da far pagare salato, in quanto per turisti.
Le diverse colorazioni del disegno vengono aggiunte per fusione, in forni a 1100 gradi di temperatura.
I diversi strati di vetro colorato vengono poi sagomati a caldo, ruotando il bastone metallico di supporto.
Un terzo della composizione finale sta per essere completato.
Viene tagliata la parte centrale della lavorazione, per continuare su di essa la lavorazione.
Il vetro staccato viene deposto in un grande contenitore, dove a intervalli irregolari scoppierà, perchè non temperato.
Ad ogni fase della lavorazione le diversi componenti vengono fuse insieme ruotando la stecca nel forno.
Maestro Michele interpreta le spirali del disegno con strisce di vetro.
Il Triskeles richiede una tripla lavorazione: per il centro, per le spirali, e per il contorno che deve inscrivere la composizione.
Viene tirata una canna parziale.
Altra foto della canna destinata a comporre le spirali.
La canna viene tagliata per l'ultima fase della lavorazione.
Preparazione del nucleo centrale incandescente...
...e delle tre spirali.
Fusione delle diverse componenti.
Vetro blu per completare la composizione.
Viene tirata la canna completa.
Due tocchetti di murrina tagliati dalla canna appena tirata.
...ed ecco la murrina del primo progetto "Armonia".

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